venerdì 28 gennaio 2011

Disabilità





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".....La disabilità è la condizione personale di chi, in seguito ad una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale...." (Wikipedia)

sabato 22 gennaio 2011

Le regole e la legalità








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"... una regola è una norma che un gruppo sociale si dà per assicurare la sopravvivenza del gruppo e per perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti..."(Wikipedia)

mercoledì 19 gennaio 2011

Scuola come palestra di vita


 


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...« La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. »




La scuola è un'istituzione sociale responsabile dell'istruzione e della formazione attraverso un programma di studi metodicamente ordinato. Anche se in minor parte, soprattutto nell'istruzione primaria, la scuola è anche preposta all'educazione.
Più comunemente, con il termine scuola si fa riferimento all'insieme di istituzioni che forniscono l'istruzione e la formazione ai bambini e ai ragazzi. Le università, che sono tecnicamente anch'esse scuole, sia pure di alto livello, vengono escluse dal termine scuola nell'uso normale...."(Wikipedia)

martedì 18 gennaio 2011

I giovani ed i reati








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“Educare alla legalità” la polizia all’ITIS Galileo Galilei di Arezzo.


scientifica-itis
Sopralluogo della Polizia Scientifica stamani all’ITIS Galileo Galilei di Arezzo. Nell’ambito degli incontri nelle scuole sul tema di “Educare alla legalità” nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha incontrato le  sezioni chimica e biologia.
Hanno introdotto le attività il dottor Paolo Terracciano e l’Ispettore Capo Giulia Cappelluti dell’Ufficio Prevenzione Generale che hanno inquadrato l’argomento nell’ambito delle attività di polizia di prossimità che tendono ad avvicinare nello specifico i giovani alla polizia, illustrando le funzioni e le attività svolte ad Arezzo nel contesto del mondo giovanile.
E’ seguita l’attività pratica illustrata dall’Ispettore Capo Salvatore De Marco, responsabile del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. Si è così assistito alla delimitazione della scena del crimine ed alla repertazione degli elementi presenti sulla stessa. In particolare, è stato svolto il campionamento di tracce di natura organica e la spiegazione sulla successiva attività di laboratorio.
All’iniziativa hanno preso parte per la scuola il Preside, Prof.ssa Emanuela Caroti, ed il Prof. Egidio Tersillo, responsabile dei Progetti di “Educare alla legalità” nell’ambito dell’Istituto.."

da www.arezzonotizie.it del 18/02/2011


".....Dal punto di vista formale (o giuridico) il reato è quel fatto giuridico espressamente previsto dalla legge (principio di legalità) al quale l'ordinamento giuridico ricollega, come conseguenza, la sanzione. Dal punto di vista strutturale, pertanto, il reato è quel fatto umano attribuibile al soggetto (principio di materialità) offensivo di un bene giuridicamente tutelato (da una lesione o, in certi casi, anche solo da una minaccia) sanzionato con una pena proporzionale alla rilevanza del bene tutelato, in cui la sanzione svolge la funzione di rieducazione del condannato. Il reato, previsto, disciplinato e sanzionato dall'ordinamento giuridico si distingue dall'illecito amministrativo e civile per la diversa natura della sanzione prevista.
Per quanto riguarda gli elementi essenziali del reato (in assenza dei quali lo stesso non esiste) essi sono:
  • il fatto (condotta umana, evento e nesso di causalità che lega la condotta all'evento)
  • la colpevolezza (imputazione soggettiva del fatto che si risolve in un giudizio di colpevolezza)
  • l'antigiuridicità (contrasto tra la norma ed il fatto) (teroria della tripartizione che si differenza da quella della bipartizione proprio per la presenza dell'antigiuridicità dell'illecito).
Secondo questa concezione è reato l'illecito penale, cioè la violazione di una norma che prevede come sanzione una delle pene previste dall'art.17 del Codice Penale:
Tale distinzione è rilevante sul piano applicativo per il criterio di imputazione soggettiva (salvo diversa disposizione legislativa si risponde per i delitti a solo titolo di dolo mentre nel caso delle contravvenzioni si può essere chiamati a rispondere indifferentemente a titolo di dolo o di colpa), il tentativo(istituto giuridico non applicabile alle contravvenzioni) e le cause di giustificazione o scriminanti.
Le contravvenzioni scaturiscono storicamente dai c.d. reati di polizia con cui si esprimeva la regolamentazione disciplinare della vita associata.
Esse sono un "mala quia prohibita" (male perché proibiti), cioè repressi solo in rapporto alle mutevoli esigenze di comune ordine e sicurezza.
I delitti invece sono reati che violano norme a tutela di diritti naturali. Essi sono "mala in se" (male in sé), cioè lesivi di un bene preesistente. Per essi è necessario il dolo, mentre per le contravvenzioni basta anche solo la colpa..."(Wikipedia)

venerdì 14 gennaio 2011

Le mafie






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"Prima ti lasciano solo.Poi ti vengono le calunnie.Poi ti uccidono"
G.Falcone

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"....Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
Il concetto di democrazia non è cristallizzato in una sola versione o in un'unica concreta traduzione, ma può trovare ed ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni ed applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare.
« La vita di un popolo non consiste nel diritto di eleggere i propri rappresentanti, ma nell'invogliarli, nel dirigerli sulla via, nel trasmettere loro la propria ispirazione. Nelle piccole repubbliche antiche, il popolo era chiamato a decidere intorno le leggi proposte. Nei grandi Stati moderni, l'associazione deve supplire all'esercizio impossibile di quel diritto. L'opinione del Paese dovrebbe legalmente, normalmente rivelarsi al governo intorno a ogni cosa che tocca i più. »
« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. »
(Walt WhitmanProspettive democratiche)...(Wikipedia)