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 27 Gennaio 2011


GiornoMemoria2011
La Giornata della Memoria è stata celebrata con la presentazione del volume di Enzo Gradassi"Sesto senso
una famiglia ebrea in Casentino"
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I particolari nella Locandina dell'Incontro

"....I muri grigi delle case e della chiesetta di Biforco, in Casentino, sono i testimoni di un dramma che reclama di essere raccontato e conosciuto, per uscire dal limbo del “detto-non detto” che lo tiene prigioniero da quasi settant'anni. Una storia turpe, di quelle che vanno a snidare la miseria umana fin negli abissi peggiori e nella quale s'intrecciano la violenza istituzionale, proclamata per legge, e quella privata che scaturisce dalla cupidigia e dalla volontà di approfittare della debolezza dell'altro.Una storia che appartiene alla “zona grigia” della seconda guerra mondiale, nella quale si erano confinati quelli che non parteggiavano, che non stavano né dalla parte dei fascisti né dei nazisti, ma neanche dalla parte di chi li combatteva.
Nel 1943, per quasi cento giorni una famiglia ebrea - Aldo e Alda Lusena e la loro piccola Bianca Maria - si nascose a Biforco, un piccolo centro dell'alto Casentino, per sfuggire alla persecuzione razziale. Caduti nelle mani di faccendieri senza scrupoli che volevano impossessarsi delle loro ricchezze, vennero intimoriti al punto di scegliere il suicidio piuttosto che la paventata deportazione. La lettura delle carte processuali ritrovate di recente consente di rievocare una terribile vicenda che nasce con le leggi razziali e diviene via via più aberrante mano a mano che l'innocua e indifesa famiglia diventa vittima dell'altrui cupidigia, che non si ferma nemmeno di fronte alla morte. Dei contorni di questa vicenda si conserva ancora una viva memoria in Casentino, ma la sua narrazione attraverso le testimonianze giudiziarie el'appassionata ricostruzione di Enzo Gradassi, rivela molti e nuovi risvolti inquietanti.
....."Editrice Zona

3 febbraio 2011


Oggi alcuni alunni neopatentati hanno frequentato un corso di guida sicura per auto presso la cittadella dell'educazione stradale Strasicura  di Castiglion Fiorentino Arezzo.

  




                    


Per il materiale video prodotto si veda il post sulla.sicurezza stradale .


3 febbraio 2011

Gli alunni delle classi seconde hanno assistito allo spettacolo teatrale "Il giro del mondo in  80 minuti" finalizzato ad approfondire le posizioni sulla pena di  morte nei diversi continenti.





7 - 17 febbraio 2011



In prosecuzione dell'attività del 3 febbraio 2011 sul tema dei diritti umani nel mondo dal 7 al  17 febbraio 2011 Egidio Grande di Amnesty International Toscana  ha incontrato gli alunni delle classi seconde sul tema "Le disuguaglianze sociali nel mondo".

".....Caro Egidio, innanzitutto sono io a dover ringraziare te per l'occasione che mi hai dato di poter parlare ai ragazzi di cosa siano i diritti umani. Ma soprattutto di aver potuto parlare ai ragazzi. Credo che il confronto con i giovani sia per tutti noi adulti una occasione unica per riuscire a capire qualcosa di noi stessi, che giovani lo siamo stati senza essere riusciti (ahinoi) a mantenere almeno memoria della ingenuità, dell'entusiasmo, della spontaneità, della ricchezza di emozioni e della freschezza, propri di quell'età, che ne fanno il periodo in cui incomincia a prendere concretezza cosa voglia dire, sia pure in maniera neccessariamente confusa, contradditoria, e, forse, per ciò stesso drammatica e affascinante, diventare adulti, non essere più qualcosa (di noto) per divenire qualcosaltro (di ignoto).  I giovani non si smentiscono mai e non deludono le aspettative, nonostante noi adulti facciamo molto, a volte in buona fede, perchè perdano queste caratteristiche, cercando spesso di imbrigliarli, non sapendo e non riuscendo a confrontarci con la loro vitalità e imprevedibilità, con le loro certezze, le loro dicotomie. I giovani sorprendono per la facilità con cui riescono a superare i pregiudizi, a mettersi in discussione, se sollecitati nella manera giusta, riconoscendo il loro valore, rispettandone la dignità. Ho ritenuto importante parlare di diritti umani cercando di rendere esplicite non solo le ragioni che li hanno generati, evidenziando l'intrinseco rapporto che mantengono con il significato dei concetti di dignità, rispetto della vita umana (propria ed altrui), dei differenti contesti culturali, ma anche quelle che sottendono le iniquità e le ingiustizie, generate da meccanismi che originano dall'animo umano per articolarsi in potenti consorterie di malaffare. Queste, sovente, sfruttano gli organismi internazionali costituiti per combatterle e da essi traggono alimento (basti pensare al business" che gira intorno al mondo della cooperazione).  Ho sollecitato il confronto e chiesto loro se ritenesssero giusto fare qualcosa per cambiare lo stato delle cose, ricevendo SEMPRE risposte affermative. Quindi per me è stata una esperienza bellissima e ti dico sin da ora che possiamo prendere in considerazione altri appuntamenti. Mi piacerebbe dar loro la possibilità di lavorare su ciò che non abbiamo avuto modo di approfondire, soprattutto su ciò che si può fare, partendo dalla visione di qualche film, per potere discutere insieme, in particolare delle emozioni suscitate e ipotizzare possibili percorsi propositivi. I film sono uno strumento eccezionale di conoscenza, analisi e riflessione. Penso in particolare a film che trattino il tema della diversità culturale e quindi della paura e del pregiudizio, cui ho accennato brevemente nei miei interventi..." (su gentile concessione di Egidio Grande)


18 febbraio 2011

Oggi alcuni alunni della scuola hanno assistito ad una conferenza della Polizia scientifica di Arezzo dal titolo" Rilievi sulla scena del crimine"

“Educare alla legalità” la polizia all’ITIS Galileo Galilei di Arezzo.

scientifica-itis
Sopralluogo della Polizia Scientifica stamani all’ITIS Galileo Galilei di Arezzo. Nell’ambito degli incontri nelle scuole sul tema di “Educare alla legalità” nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha incontrato le  sezioni chimica e biologia.
Hanno introdotto le attività il dottor Paolo Terracciano e l’Ispettore Capo Giulia Cappelluti dell’Ufficio Prevenzione Generale che hanno inquadrato l’argomento nell’ambito delle attività di polizia di prossimità che tendono ad avvicinare nello specifico i giovani alla polizia, illustrando le funzioni e le attività svolte ad Arezzo nel contesto del mondo giovanile.
E’ seguita l’attività pratica illustrata dall’Ispettore Capo Salvatore De Marco, responsabile del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. Si è così assistito alla delimitazione della scena del crimine ed alla repertazione degli elementi presenti sulla stessa. In particolare, è stato svolto il campionamento di tracce di natura organica e la spiegazione sulla successiva attività di laboratorio.
All’iniziativa hanno preso parte per la scuola il Preside, Prof.ssa Emanuela Caroti, ed il Prof. Egidio Tersillo, responsabile dei Progetti di “Educare alla legalità” nell’ambito dell’Istituto.

Da www.arezzonotizie.it del 18/02/2011

22 febbraio - 25 marzo 2011



 Le classi quarte biologico ed elletronico-informatico hanno partecipato presso la nostra sede ad un corso  di formazione di 8 ore sul Codice del consumo dal titolo" Consumare ad occhi aperti" gestito da FO.AR. e Camera di Commercio Arezzo.


1 -7 marzo 2011



In collaborazione con il Cesvot Arezzo ,  e nell'ambito del laboratorio di Cittadinanza e Costituzione lì attivato, tutte le classi seconde dell'Istituto hanno avuto modo di confrontarsi con diverse esperienze di volontariato del territorio per sensibilizzare tutti i ragazzi sull'importanza di queste attività nell'ottica di una crescita consapevole.


6 aprile 2011


Le  classi seconde dell'Istituto, nell'ambito del laboratorio di cittadinanza e costituzione, attivato in ambito curricolare,  hanno partecipato  presso la sede centrale ad una CONFERENZA - DIBATTITO  tenuta dal comitato nazionale olimpico fairplay sul tema:

 “FAIR PLAY: da prima regola non scritta dello sport a principio essenziale per la qualità della vita”.

8 aprile 2011

 


«Erano le 8.30 del 12 luglio. Il consueto, familiare gesto di accendere la radio per ascoltare il notiziario trasformò di colpo quella che doveva essere una ordinaria giornata di lavoro in un tempo di straordinaria drammaticità: la sera precedente l’avvocato Giorgio Ambrosoli era stato assassinato mentre stava rientrando a casa.

Quel colpo sparato ad Ambrosoli era destinato al cuore dello Stato, inscrivendosi l’episodio in un clima inquietante e torbido di intrecci tra malavita e forze eversive, che puntavano alle istituzioni con un disegno destabilizzante non dissimile, nei suoi esiti, da quello perseguito dal terrorismo, dalla lotta armata».

Gli alunni della 5 Chimici, accompagnati dalla DS Prof.ssa Caroti, hanno incontrato presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo Umberto Ambrosoli che , partendo dal suo libro autobiografico, si è confrontato con loro sul concetto di legalità





10 maggio 2011


Testimonianza choc della Segre: in 4mila al Centro affari di Arezzo


Quattromila persone al Centro Affari di Arezzo per ascoltare la testimonianza di Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute dell’Olocausto. 
Si è tenuto infatti questa mattina l’incontro a cui hanno preso parte tantissimi studenti da tutta la provincia, oltre ad autorità e cittadini.
Liliana Segre ha parlato a lungo, ricordando quel periodo di quotidiano e inevitabile orrore, di annientamento. “Il numero che ho tatuato sul braccio sinistro è il 75190. Non lo potrei mai cancellare, neanche con il laser”, ha detto.
Ha affascinato e choccato, dando la sua testimonianza toccante, che l’accomuna  profondamente ai giovani dello Studentato Internazionale di Rondine che quotidianamente si trovano a dover fronteggiare la convivenza con coetanei che provengono da Paesi in conflitto.
L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Rondine Cittadella della Pace con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena nell'ambito del progetto “Scuole in pace” e  di Banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco-Umbro ed il patrocinio del Comune e della Provincia di Arezzo.
L’associazione Rondine inoltre sta collaborando con Liliana Segre per istituire una borsa di studio, “Voltati, Janine vive!”, dedicata a Janine, amica francese di Liliana morta nel campo di concentramento di Auschwitz, che sarà destinata a un giovane studente o studentessa che parteciperanno al progetto di Rondine.




da www.arezzonotizie.it

 A questa importante iniziativa hanno partecipato alcune classi del nostro istituto dopo avere affrontato un apposito percorso di preparazione.